Guida all’acquisto di cosmetici certificati
Anche se una crema ha un packaging verde con foglioline che ci fanno pensare alla natura e la scritta Bio più grande del suo stesso nome, non è detto che si tratti di un prodotto di massima qualità.
Vi do qualche consiglio su come riconoscere eccellenti prodotti biologici, cercando di spiegarvi, con semplici parole, tutto ciò che c’è dietro alla dicitura Biocosmesi.
Per l’Olea, tutto ha inizio vent’anni fa, quando la storica azienda agricola di famiglia opera una trasformazione fondamentale: da convenzionale, quindi che utilizza prodotti di sintesi chimica per la coltivazione delle piante, diviene azienda esclusivamente biologica e certificata, che adopera ed opera pochissimi input di prodotti e soltanto concimi organici. Da allora l’azienda Di Cienzo è certificata Bio dall’Organismo di Controllo Suolo & Salute. Naturalmente, riceviamo periodicamente controlli dall’Ente che preleva campioni ed effettua analisi su terreni e raccolti. Questo serve al manteniamo della certificazione e dell’etichettatura del biologico.
Esistono di diversi tipi di biologico, ossia categorie alle quali corrispondono determinate percentuali di: Ingredienti Biologici, Ingredienti Naturali, Ingredienti di Origine Naturale, Ingredienti di Sintesi. TUTTE le classi vengono chiamate Biocosmesi, anche se mostrano evidenti differenze.
- La Categoria Biocosmesi Naturale prevede che sulla totalità degli Ingredienti, almeno il 20% debba essere Naturale e di essi almeno l’1% debba essere Biologica ai sensi del regolamento 834/2007 o della legislazione USDA;
- la Categoria Biocosmesi 70 prevede che sulla totalità degli Ingredienti naturali, almeno il 70% debba essere Biologica ai sensi del regolamento 834/2007 o della legislazione USDA;
- la categoria Biocosmesi 95 prevede che sulla totalità degli Ingredienti naturali, almeno il 95% debba essere Biologica ai sensi del regolamento 834/2007 o della legislazione USDA;
- la categoria Biocosmesi veritas prevede che sulla totalità degli Ingredienti naturali, il 100% debba essere Biologica ai sensi del regolamento 834/2007 o della legislazione USDA.
L’Olea possiede tutte e quattro queste categorie e le scrive in etichetta, così come fanno altri produttori. Quindi, è facile riconoscere il tipo di prodotto che si ha davanti e valutare quanto sia effettivamente biologico.
Classificare un cosmetico biologico è un metodo semplice e veloce ma, qualora non venga etichettata la classe di appartenenza, basta leggere l’INCI. Si tratta di guardare l’ordine degli ingredienti e valutare la loro origine. I primi dell’elenco sono presenti in maggiore quantità (+90%), gli ultimi tre o quattro hanno una percentuale inferiore all’1%. Gli ingredienti di origine vegetale sono indicati con il nome della pianta di origine latina (es. Olio d’Oliva è “Olea Europaea”).
Inoltre, oggi non puoi proprio inventare scuse, perché ci sono mille mezzi e canali che facilitano la lettura dell’etichetta. Ad esempio, lo sapevi che esiste un Biodizionario consultabile online? Per ogni ingrediente che ricercate sul sito, appaiono delle palline rosse, verdi e gialle che ti stanno ad indicare quanto sia sintetico e chimico. Poi ci sono le app: È verde, Biotiful, Cosmetici e molte altre pronte ad aiutarti con semplici indici, valutazioni e simpatici tutorial.
Non ti resta che essere un consumatore responsabile, attento alla propria salute, alla salvaguardia degli animali e di tutto il pianeta, lo stesso in cui vivranno i nostri figli.